Sala dell’Eneide

Il Palazzo della Corgna e la Rocca Medievale

Le scene che decorano la sala illustrano il mito di Enea, il leggendario eroe che, di ritorno dalla guerra di Troia, fondò la città di Roma. Promotore del ciclo fu Diomede Della Penna che, nell’esaltazione del principe troiano, celebrò il suo ruolo di governatore. Alcune delle divinità rappresentate – Cerere, dea della fertilità della Terra, Vulcano, dio del fuoco e dei metalli legato all’artigianato, e Venere, dea della bellezza – alludono al ruolo di mecenate delle arti e alla condizione di prosperità economica che il Chiugi visse sotto il governo di Diomede.

Autore delle decorazioni, tra cui le scene con Venere, Enea e Acate tra Cerere e Vulcano e Venere chiede a Vulcano le armi per Enea, è uno dei collaboratori del Circignani, una figura del tutto autonoma identificata con Giovanni Antonio Pandolfi. Artefice di una pittura particolarmente fluida e duttile, fu a Castiglione del Lago prima del 1575, anno in cui venne chiamato dal cardinale Fulvio della Corgna a decorare la sagrestia del duomo di Perugia.

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