Collegiata di san Michele Arcangelo

La chiesa principale di Panicale è intitolata a San Michele Arcangelo, santo patrono della nazione longobarda. Di origine altomedievale – la piazza antistante la facciata è compresa nel primo cerchio delle mura – non se ne hanno notizie prima del 1159. Dell’edificio primitivo non è rimasta alcuna traccia. Fu probabilmente ricostruito una prima volta nel 1266. Nel 1546 fu ampliato l’interno e costruito un nuovo tetto sorretto da tre archi in mattoni. Della chiesa rinascimentale si sono conservate due cornici in pietra e una tavola con il Presepe, un tempo esposto all’altare maggiore.

Con l’ingresso di Panicale nella diocesi di Città della Pieve, nel 1618 San Michele ottenne il titolo di collegiata. Nel 1683 l’arciprete Francesco Cavardini prese la decisione di rimuovere l’altare maggiore e di costruire un nuovo coro per i canonici. Nel corso dei lavori fu ritrovata all’interno di un muro una immagine della Madonna, che suscitò un’intensa devozione popolare e provocò la ricostruzione dell’intero edificio. Il disegno fu richiesto all’architetto Filippo Schinetti da Visso, che scolpì anche le cornici in pietra dei due portali.

La chiesa è ad una sola navata, con tribuna, coro e sei cappelle perimetrali, ed è coperta da una volta in muratura decorata da sette medaglioni con  storie della vita della Vergine (1702). L’altare maggiore intitolato all’Annunziata prende il nome da un antico affresco posto al centro del coro. Agli
altari delle cappelle laterali sono esposti quadri dei secoli XVII e XVIII e alcune statue moderne.

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